Se c'è un capo che mi ha sempre affascinato è proprio la gonna a ruota, nella sua versione più classica. Quella disegnata da Christian Dior per definire l'immagine del New Look, lo stile che ha segnato l'inizio del dopoguerra francese, per conquistare con fiducia l'Europa e non solo. Oggi, un piacere ritrovato grazie alla moda street style e alle tendenze primavera estate 2024.
In pratica è stata il simbolo della rinascita post bellica nonché della volontà (o necessità) di tornare a creare bellezza dopo il mostro delle bombe, dei combattimenti aerei e della triste pagina del nazi-fascismo. Il couturier francese ha infatti celebrato la ricerca del benessere con l'uso di metri e metri di tessuto, di sottogonna importanti e una silhouette che ha celebrato il corpo femminile (anche se lo ha costretto nuovamente): vitino da vespa per aprirsi in un'ampia gonna a corolla. Il capo è stato progettato per essere anche indossato con la Bar Jacket, una giacca molto sciancrata, che sembra essere cucita sul corpo, leggermente scampanata, riprendendo così il motivo dell'indumento sottostante, tutto per accentuale quella forma a clessidra che negli anni '50 ha determinato le scelte stilistiche di molti couturier e, inevitabilmente, il guardaroba delle donne.
A inventare la prima gonna a ruota è una cantante (non Christian Dior)
Ma in realtà, la prima gonna a ruota è stata disegnata da una donna: Juli Lynne Charlot. È una giovane cantante che durante la Seconda Guerra Mondiale si esibisce nelle basi militari per intrattenere i militari. Diventa molto popolare, merito anche delle sue performance e dei suoi look molto curati (ha sempre avuto un'idea precisa su come apparire), tanto da essere invitata a un'importante festa di Natale nel dicembre del 1947: non ha soldi per comprarsi un nuovo vestito e così, con l'aiuto di sua mamma che ha una fabbrica di feltro, taglia da un quadrato una perfetta gonna a ruota senza cuciture e la arricchisce con applicazioni natalizie. L'effetto scenico è un vero successo ma non come il business: intuisce il potenziale e porta dei modelli in un negozio di Beverly Hills, dove le clienti apprezzano quella linea così femminile che sottolinea il punto vita e assottiglia la silhouette. Il modello più famoso è la poodle skirt, la gonna barbocino: di fatto un modello a ruota semplice che riporta la figura del piccolo cane applicato sul fianco.
Poco tempo dopo, Christian Dior creerà la sua gonna a corolla, senza saperlo. In entrambi la sensibilità nel capire che le donne, all'epoca, volevano sentirsi femminili ed eleganti, dopo gli anni dell'orrore.
Il post loungewear è nel segno della gonna a corolla, iper femminile
Alla fine del 2019, Virgil Abloh dichiarò la fine dello streetwear: come ha dichiarato a Vogue, non sarebbe sparito - e infatti ancora oggi troviamo alcuni stilisti che continuano a proporlo in passerella - ma che sarebbe ritornato sotto nuove forme per dare spazio a una nuova era. Il periodo della pandemia lo ha spazzato via, come un colpo di spugna, per favorire all mondo loungewear - che molti ripropongono per una vita slow & quiet -. Ma quello che sta sbocciando ora, protagonista nella moda primavera estate 2024, è l'eleganza assoluta che celebra ed esalta la femminilità. E lo fa nel mondo più classico, quello attraverso la scelta di gonne a ruota, abiti voluminosi, importanti sottogonna di tulle e ricami realizzati a mano, ma anche fiocchi (che hanno poco a che fare con l'universo coquette, più teen), i guanti lunghi e una linea che segna la vita da vespa. Diamo il benvenuto al New New Look.
C'è tanto di Juli Lynne Charlot e Christian Dior nelle tendenze primavera estate 2024, diventando un dolce déjà-vu. A fare la differenza dal 1954 al 2024, sono i dettagli che le sperimentazioni: la gonna a ruota non è solo tagliata da un quadrato di stoffa ma diventa oggetto di sperimentazione. Si tratta di un nuovo design, progettato per reimmaginarla in chiave contemporanea. Roksanda svela il tulle grazie a un gioco di trasparenze, mentre Altuzarra opta per il denim cucito per creare più livelli.
Per chi cerca una gonna a ruota contemporanea, Brandon Maxwell inserisce una baschina (dotata di moderne tasche a marsupio) ben aderente al corpo, così da esaltare la silhouette. Ancor di più se pensiamo alla cintura gioiello del secondo look di sfilata.
Infine la gonna di tulle iper femminile e iper romantica, che per Erdem è sofisticata: spunta con il suo volume leggero dal tessuto finemente ricamato a contrasto, mentre per Carolina Herrera è ridotta all'essenziale, ricordandoci, il tutù di Carrie in Sex & the City.