Più spazio e ordine in casa? Provate la regola dell'80/20, il metodo a prova di guru del rassetto che funziona anche come antidoto allo stress
Lo confesso: sono affetta da una semi-dipendenza da reality show e podcast dedicati al riordino e alla pulizia della casa. E ho una venerazione per i clean-influencer, a cominciare dalla guru ufficiale del rassetto, Marie Kondo, celebrata autrice della mia bibbia, Il magico potere del riordino. Contemplare l'ordine altrui mi fa l'effetto di un massaggio mentale ed esercita su di me un potere tranquillizzante pari a quello che potrebbe avere l'osservare quello stesso ordine a casa mia (cosa che, ahimè, non mi capita di frequente, avendo una famiglia numerosa). Grazie a queste mie frequentazioni social-televisive, ho imparato molte cose, ma soprattutto una si è rivelata di particolare aiuto, per mantenere non solo l'ordine, ma anche la serenità, dato che, come è noto, l'ordine agisce come antidoto allo stress. Si tratta della “regola dell'80/20”.
Clea Shearer e Joanna Teplin, le protagoniste di quella che, almeno per me, è una delle più coinvolgenti serie di Netflix, The Home Edit: l'arte di organizzare la casa, consigliano sempre questa regola d'oro ai proprietari delle residenze che vanno a riordinare – tra le loro clienti, Khloé Kardashian ed Eva Longoria, solo per citare due delle più celebri – come metodo per affrontare lo "spazio negativo", presente nella maggior parte delle abitazioni, grandi e piccole indifferentemente. Ma in cosa consiste questa regola dell'80/20? In poche parole, si tratta di riempire gli spazi per non oltre l'80% della loro capienza e lasciare libero il restante 20%, che diventa una superficie visivamente rilassante, dove è possibile inserire nuove cose senza dover rinunciare ad altre. Questa regola può essere applicata a tutti i tipi di spazi – armadi, dispense, camere da letto, camerette, bagni, corridoi) e offre un “margine di manovra” che, come posso testimoniare personalmente, regala una sensazione di pace e sollievo.
«Non ci piace avere gli armadi stracolmi», spiegano le guru di The Home Edit. «Così come, dopo un pranzo, ci si sente meglio se non si è mangiato al limite della capienza del proprio stomaco, allo stesso modo si prova una sensazione di benessere se si lascia sgombro il 20% dei propri spazi domestici». Shearer e Teplin insistono in particolare sui benefici del riordino per la salute mentale, paragonandoli a quelli della meditazione. In effetti, è ormai da tempo che si parla dell'ordine in generale come di una forma di cura di sé, in quanto, tra le altre cose, ci risparmia una discreta quantità di stress. Quella di lasciare sempre uno spazio libero per "respirare" e per gli imprevisti è una regola che ricorda da vicino la pratica giapponese dello Hara Hachi Bu, espressione che, sommariamente tradotta, significa qualcosa come "non mettere nella pancia più dell'ottanta per cento di quello che vorresti mangiare". Questa perla di saggezza orientale, che permette di avere una sana economia calorica, lasciando spazio per eventuali capricci, può essere applicata praticamente a tutti gli altri aspetti della nostra vita.
La regola dell'80/20 è facile da seguire. Richiede solo che, di tanto in tanto, si rivedano gli spazi di stoccaggio e ci si sbarazzi di ciò che ci si accorge di non utilizzare mai, in modo da assicurarsi di avere sempre quel 20% di margine per eventuali “new entries” e non essere assillati dal problema di dove riporle. Certo, liberarsi del superfluo può risultare difficile, specialmente quando si tratta del nostro guardaroba, lo spazio in assoluto più insidioso, perché ogni singolo elemento del suo contenuto tende a ispirarci la fatale domanda: e se poi mi pentissi di averlo dato via? Ma, come spiega la psicologa Laura Palomares a proposito delle pulizie di primavera, «il fatto che lo spazio sia più vuoto e meno carico di stimoli suscita calma e concentrazione. Disfarsi di ciò che non serve finisce per avere un effetto liberatorio e genera in noi un senso di controllo e di ordine mentale».