La super model protagonista della copertina di maggio di Vogue Italia ci ha raccontato tutto sulla sua skincare routine, soffermandosi sul rapporto con le varie generazioni femminili della sua famiglia, e sull'importanza di prendersi cura anche dell'“inner beauty”, perché la vera bellezza sta nel «comportarsi sempre da signora», come le ripeteva sua madre.
Irina Shayk svela a Vogue Italia i segreti della sua skincare routine, raccontandoci il legame speciale con sua madre e sua figlia
Imparare dagli altri fa parte della crescita di ognuno. Guardiamo, ascoltiamo, percepiamo, elaboriamo e introiettiamo. Ci sono però dei casi dove questo apprendimento quotidiano è capace di plasmare la persona un po’ più in profondità. Succede alle bambine quando guardano le proprie madri, nonne o zie mentre si truccano, si pettinano i capelli, o applicano la crema sul viso e sulle mani. Azioni di una quotidianità così banale e così significativa al contempo. Con il naso all’insù, senza ben capire cosa stia succedendo e perché, assistono a gesti d’amore di una donna verso se stessa, che entrano a far parte della loro crescita. È successo anche a Irina Shayk, tra le top model più famose al mondo, che da bambina osservava sempre sua madre nei momenti in cui si prendeva cura della sua pelle. «A casa non avevamo chissà quali prodotti di bellezza. E per questo mia mamma diventava particolarmente creativa per la sua skincare routine. Ho imparato moltissimo da lei, che prendeva i cetrioli e lo yogurt, li frullava insieme e ci faceva una maschera da applicare sul viso in estate per idratare la pelle. Qualsiasi alimento crudo e naturale che proveniva dal nostro orto era perfetto sia a tavola sia sul viso». Irina Valer’evna Šajchlislamova, nome della modella all’anagrafe, è nata in un piccolo paese della Russia vicino al confine con il Kazakistan, in una famiglia matriarcale dove il legame femminile è stato di grande insegnamento. «Mi hanno cresciuto donne forti che hanno sempre incoraggiato me e mia sorella a credere che eravamo “abbastanza”. Sono grata a mia madre in particolare perché mi ha sempre ricordato che andavo bene così com’ero, che non dovevo avere un certo fisico o aspetto, e non dovevo mettermi a dieta per essere bella. Non mi ha mai spinto a essere diversa da come sono. Mi ha sempre detto che avrei trovato la mia strada, e di ricordarmi da dove vengo e chi sono. Di essere gentile con gli altri e, qualsiasi cosa succeda nella vita, di comportarmi sempre da signora».
I medesimi insegnamenti che Irina tramanda a sua figlia Lea De Seine, avuta con l’ex compagno, l’attore Bradley Cooper, nel 2017. «Lo ripeto anche a lei: ciò che conta è la bellezza interiore. E mi fa molto ridere quando mi sorprende con una maschera sul viso e mi dice “Mamma, tu sei bella dentro perché ti metti una maschera?”». Ma per Irina la passione per la skincare e l’approccio wellness è una filosofia di vita, più che un vezzo. «La prima cosa che faccio di mattina è bere un bicchiere di acqua calda e limone, e poi… metto del ghiaccio sul viso. È un’abitudine che mi porto dietro dal mio Paese natale, dove il freddo fa molto bene alla pelle, e quindi passo ogni mattina un cubetto di ghiaccio sul viso per tonificarla».
Per il resto, la routine di Irina è molto semplice: «Una crema idratante e l’Spf sono i miei prodotti indispensabili. E anche il balsamo labbra. Quando vado su un set arrivo sempre con la pelle pronta e idratata. Sono ossessionata dalla skincare». A partire dalla maschera Led per stimolare la produzione di collagene, che Irina utilizza tutte le sere: «Applico quella di Shani Darden per il viso e il collo prima di andare a letto. Ci sono tre modalità: una per la pelle problematica, una per le rughe e una per la guarigione della cute irritata. Funziona davvero ma devi essere costante nell’utilizzo».
Tra i brand che ama maggiormente per le sue creme idratanti, Irina cita Augustinus Bader, Mimi Luzon e Shiseido, ma suggerisce di non spendere troppo per il detergente viso: «Va bene una qualsiasi marca di farmacia, purché ci si lavi la faccia due volte di sera».
Un altro consiglio prezioso riguarda il make-up: «Nella vita di tutti i giorni applico raramente il fondotinta, a meno che non sia su un red carpet o a un evento. Ho l’impressione che faccia apparire il viso più vecchio se il prodotto si deposita nelle rughe, ma succede solo se non è performante. Per questo uso quello di Dolce & Gabbana, oppure metto soltanto un pochino di correttore, un velo di balsamo labbra e sono a posto così. Mi prendo cura della pelle da sempre e credo che questo oggi mi stia ripagando. Non dobbiamo indossare una maschera di trucco per essere belle. Preferisco avere un aspetto naturale». La sua idea di inner beauty ci riporta alla visione iniziale della bambina che osserva la madre davanti allo specchio, dove prendersi cura di sé è un gesto di dolcezza e amore, che non ha nulla a che fare con l’inseguimento degli standard estetici. «L’armonia è nei colori diversi, nelle forme e nelle imperfezioni. Dobbiamo celebrarla in ogni caratteristica diversa, perché quella che conta è la bellezza interiore e non sempre è presente nelle persone che reputiamo esteticamente impeccabili», conclude Irina. «Bisogna essere se stessi. Viviamo in un’epoca in cui desideriamo essere perfetti, sfogliando i magazine o pensando ai beauty standard. Vogliamo avere il naso piccolo o le labbra con una certa forma, e ci adeguiamo a questa visione. Ma cos’è la perfezione? Siamo tutti perfetti a modo nostro. È importante ricordarlo. Come sei nato, come ti ha fatto Dio… Sei perfetto così».